…una domanda che probabilmente sarà venuta a chi visita per la prima volta questo sito e non conosce il mondo della radio e dei radioamatori, cercheremo di rispondere brevemente e sinteticamente.
Con tale denominazione si identificano esclusivamente operatori, che dopo aver sostenuto un esame di cultura radiotecnica, hanno conseguito dal Ministero delle Telecomunicazioni l’autorizzazione a gestire una stazione radio.
L’esatta interpretazione della definizione di radioamatore va vista nell’ottica di una specifica categoria di tecnici radio che pur operando spesso per hobby è in possesso di un bagaglio tecnico di grande vastità e complessità.
Ai radioamatori si devono in questi ultimi anni quasi tutte le innovazioni tecniche che hanno segnato il cammino della radio, questo formidabile strumento che ha abbattuto tutte le distanze tra i popoli, nato dal genio di Guglielmo Marconi.
Il collegamento tra radioamatori avviene in ogni angolo del mondo sia con la voce, che con il codice Morse che con la telescrivente, sino alle ultime tecniche digitali nate dal connubio radio-computer.
In tutto il mondo si contano oltre tre milioni di radioamatori. Il globo terrestre è coperto da una fitta rete di stazioni radio di radioamatori collegabili tra loro la cui lingua ufficiale è l’inglese.
Le istituzioni si sono rese conto che nessuno meglio dei radioamatori poteva garantire per vastità e capillarità una copertura in caso di emergenze.
Ecco allora che i radioamatori, organizzati nelle loro associazioni sono divenuti parte di varie Protezioni Civili stabilendone un legame molto stretto, anche in Italia (soprattutto dopo il terremoto in Irpinia del 1980) per fornire alle comunicazioni dei mezzi dello stato un grande supporto.
I radioamatori sono i primi ad intervenire e gli ultimi a lasciare la zona d’emergenza quando si ristabiliscono le comunicazioni telefoniche.
Nonostante l’avvento dell’era di internet abbia certamente modificato o quantomeno condizionato l’interesse verso il mondo della radio, i radioamatori rappresentano oggi più che mai un patrimonio tecnico – culturale unico in tutto il mondo, che costituisce la base della ricerca e dello sviluppo di tutti i più sofisticati sistemi di telecomunicazione.
Il futuro della radio è il futuro di tutti i sistemi di comunicazione.